Vivere la vita di un borgo e sentirsi come un suo abitante: è questa la filosofia alla base del modello turistico dell’Albergo Diffuso.
I servizi offerti sono gli stessi degli alberghi, ma l’aria che si respira è diversa. È pulita, sa di natura, di vita a contatto diretto con chi in quel borgo ci vive da sempre.
L’impatto sull’ambiente è bassissimo, perché non si costruisce nulla di nuovo. Si restaura ciò che già esiste senza usare il cemento
Chi sceglie per le proprie vacanze un Albergo Diffuso, sceglie anche gli abitanti del borgo che lo ospiterà perchè sono parte di quel patrimonio fatto di sapere e cultura che soltanto un turismo meno invasivo è capace di generare
Dopo una vacanza in un Albergo Diffuso, si torna a casa più rilassati e con un bagaglio di esperienze maggiore, perchè si è avuto modo di parlare, capire e guardare il mondo da un’angolazione nuova.
“Un Albergo Diffuso ha sempre una storia da raccontare, mette in rete il territorio e si basa sulla passione del gestore…”
Nuccia De Angelis
Gli ambienti antichi restaurati, in cui è già possibile soggiornare, sono l’antico quartiere militare, con la piazza d’armi adiacente al Bastione di sud-ovest e la Porta da Sole, uno dei tre archi medievali di accesso al feudo di Montepagano.
L’antico quartiere militare, in epoca medievale, sorgeva intorno al bastione di sudovest. Le sue tracce sono ancora presenti e ben evidenti. Comprende l’isolato urbano tra via Del Borgo e via Da Sole, in asse nord-sud con la piazza principale.
Il bastione di sudovest aveva la funzione di proteggere dalle incursioni nemiche il tratto di mura rettilinee che lo collegavano alla vicina Porta da Sole. Questa cortina muraria era la parte della fortificazione più esposta al tiro e all’attacco dell’assediante, sia attraverso il tiro radente che quello incrociato con le artiglierie ospitate al suo interno.
Rispettando uno schema molto diffuso, le artiglierie organizzavano la difesa nella piazza d’armi adiacente al bastione, contenuta all’interno della cortina, sul lato opposto a quello dell’ingresso da proteggere.
In prossimità del bastione si concentrava il quartiere militare, con gli alloggi per i militari e i depositi per armi e munizioni. Questo si caratterizzava per una edilizia dall’aspetto spartano, più minuta nella tipologia architettonica e più robusta nella tecnica costruttiva che faceva ricorso, per esempio, alla sezione a scarpa delle murature, tipica degli apparati difensivi.
L’arco chiamato “Porta da Sole” era, nel medioevo, una delle tre porte di accesso al feudo fortificato.
L’isolato adiacente alla Porta e contenuto, inizialmente, all’interno delle mura di cinta medievali, ha subito un primo ampliamento in epoca seicentesca ed un secondo in epoca ottocentesca.
Qui si conservano importanti elementi di pregio: